Alabama Muse sceglie la cantante più cosmopolita e cool du monde, Petite Meller, come interprete del suo immaginario creativo per la FW 2021 racchiuso nel fashion film presentato durante Milano Moda Donna.
Una storia eccentrica e vitale, capace di squarci immaginativi al limite dell’onirico che affonda le sue radici nel background del brand di animal fur friendly Made in Italy contaminando moda, musica e cinema in un percorso inedito in cui la libertà di matrice rock e la joie de vivre ribelle e anticonformista sono le sole strade da seguire. Al centro l’artista parigina con passaporto israeliano e residenza losangelina, Petite Meller, una Lolita in technicolor la cui personalità camaleontica e lontana dagli schemi ne fa la protagonista perfetta dell’estetica underground del brand.
La lost highway da Firenze alla Versilia dell’imprevedibile venere in pelliccia si affida a uno storytelling che mixa le atmosfere di David Lynch e Quentin Tarantino con quel gusto retrò traslato dal cinema anni 70 italiano che fa sempre la differenza, filmato dall’abile regia pop del fiorentino Lapo Quagli. Capitoli diversi segnati da altrettanti modelli di pellicce del brand accompagnano un viaggio on the road dove vale tutto e il suo contrario. Perché niente è ciò che sembra. O forse sì. Nella cornice pop della città, Baby Love si muove al volante di una macchina vintage: mangia caramelle; gioca a basket senza sottrarsi agli sguardi maschili; si scatta foto segnaletiche ma rinuncerà poi alla sua identità? E mentre sfoglia uno spartito di Chopin di fronte al mare, la sua fuga viene interrotta da una secret call. Hallo mumy, yes I come for dinner. Love u.
Da Firenze alla Versila il fascino naif di Petite Meller, con la sua pelle diafana scaldata dal blush, è amplificato dall’universo underground di Alabama Muse, con le sue pellicce rock e squillanti, attraverso modelli iconici che vivono di intrecci di peli diversi, di volumi scenografici, di cromie a contrasto, di una sperimentazione glamour ma rigorosamente sostenibile che, per questa stagione, si arricchisce di accessori. Un divertissement eccentrico che si dispiega tra colli e colletti, shopping bag in ecofur, stole a contrasto per spezzare i look, guanti ladylike nei pellami (eco) più diversi. Passando per i cappelli che Petite indossa come un manifesto di stile, tra modelli dalla falda ampia, ampissima alla versione che rilegge ironicamente lo stile marinaro ma in salsa animalier.
Il fashion film di Alabama Muse unisce la creatività di Alice Gentilucci, direttore artistico di Alabama Muse, con la libertà camaleontica e istintiva di Petite Meller che se ne infischia delle convenzioni e fa solo quello che le pare. Divertendosi. L’universo di Alabama Muse è sempre più underground: si incanta nel sound musicale di ascendenza rock; si lascia avvolgere dalle atmosfere pop dei maestri del cinema contemporaneo, tra David Lynch e Quentin Tarantino; esplode in un arcobaleno di colori squillanti che sa di vita, ribelle e impertinente, libera e fuori dagli schemi. Sempre, terribilmente indipendente. La collezione FW 2021 di animal fur friendly fur Made in Italy ideata da Alice Gentilucci esplora la vitalità del suo dna e cede al fascino di nuove tinte e di materiali ricercati e all’avanguardia che sembrano il pelo degli animali da cui prendono il nome ma non lo sono. Perché essere sostenibili significa essere cool, that’s all. Sono capispalla iconici, in cui la pelliccia viene lavorata sartorialmente con tecniche artigiane; dove i dettagli e le rifiniture sono preziosi; in cui l’intarsio e il patchwork, di peli diversi e di cromie opposte, diventano un manifesto di stile. Come la mongolia frisé, che debutta con il suo animo arcobaleno nato da nuance diverse – bianco, viola, grigio, rosso – e intarsi, spesso mixati con altri peli e con cromatismi differenti, ed esplode nel modello dedicato alle Grace Jones del nuovo millennio, in cui il pelo viola si mischia con il kidassia giallo dei polsi, e nel parka in mongolia grigia stemperato con inserti di kidassia gold. L’anticonformismo dell’animalier indugia sulla lunga pelliccia di lince e sul ghepardo, che rilegge il cappottino con colletto di ispirazione sixteen regalandogli un tocco accattivante. L’astrakan nero è protagonista del modello a kimono, un must have no gender e seasonless, e sempre il nero viene lavorato a patch (con la mongolia, la kidassia, la capra) esplorando volumi vibranti e ricchi di fascino.Volumi che seguono la silhouette e, in alcuni casi, la enfatizzano come nella scenografica pelliccia in mongolia bianca, che interpreta la regalità della corona britannica in chiave glamour e la racchiude anche nella stola. Rock party per le silhouette dei capispalla rivisitati da intarsi e accostamenti cromatici audaci (come il viola con il giallo) e per le cappe in astrakan e in mongolia nera, perfette per party metropolitani. Le giacche hanno ampi reverse e un fit slim; la pelliccia delle Kate Moss di ogni latitudine si presenta rossa squillante o giallo flash e c’è spazio anche per il lungo gilet dal grande collo anni 70. Il cuore selvaggio di Alabama Muse è fatto, da questa stagione, anche da accessori che completano la collezione come un divertissement eccentrico e stiloso, per Lolite urbane in cerca di allegria e lady sofisticate e rock. Colli e colletti per loro, accanto alla shopping bag in ecofur, a stole con le quali spezzare il look, a guanti in ghepardo e vinile, o in astrakan ed ecopelle. Passando per i cappelli, che hanno sia forme marinare in ghepardo e astrakan nero, sia sono proposti in una versione grande freddo, ampi e con pon-pon.